Contrada Monacesca

La Contrada Monacesca è il nostro luogo del cuore.
Nata nell’entroterra di Matelica, Monacesca deve il nome all’insediamento di un gruppo di Monaci Benedettini in fuga dal nord-Italia per le persecuzioni Longobarde che, in questa splendida landa, costruirono nel 900d.c. una piccola chiesa ed un convento, ora fulcro e ispirazione del borgo aziendale.

Qui si respirano storia, tradizione ed innovazione in un’atmosfera unica e magica, tra pietre antiche e vigne, dove il Verdicchio prende vita e forza da un terreno eccezionale, esclusivo nella sua composizione fin dal 1966. Questo anno storico ha dato il via ad una tradizione vitivinicola di famiglia capeggiata da Casimiro Cifola e trasmessa al figlio Aldo.

La seconda generazione ha ereditato anni e anni di vendemmie sulle spalle, arrivando con lungimiranza allo stile distintivo, preciso e ben definito dei vini la Monacesca. Perché l’equilibrio perfetto richiede tempo, pazienza, duro lavoro e l’istinto di una sensibilità esperta cresciuta tra le uve di questa terra.

La Cantina

La visione lungimirante di un progetto vitivinicolo innovativo che esalti il territorio è la nostra chiave per fare un grande vino. Ed è in questo che la famiglia Cifola si contraddistingue da anni per passione e dedizione.

La sensibilità di sentire il terreno, la capacità di sfruttare ogni sfumatura, l’audacia di cogliere tutte le potenzialità al fine di realizzare un vino unico ed irripetibile al primo sorso.

Per mantenere tutte le proprietà organolettiche inalterate del nostro vitigno cardine, il Verdicchio, scegliamo le vasche in acciaio inox ed è li dentro che avviene la magia. Il controllo della fermentazione è uno degli aspetti più importanti per una Cantina, essenziale per preservare la qualità del vino. Temperatura e pressione sono sempre monitorati e la figura dell’uomo, in questa fase, riveste tutt’oggi un ruolo fondamentale.

E sono proprio le persone ad essere il fulcro e volto di Monacesca, tanto da fondersi con uno dei nostri vini più venduto: il Mirum, il nostro “rosso vestito di bianco” capace di sfidare le convenzioni del tempo, dando vita ad un nuovo concetto di bianco più corposo, strutturato e d’impatto e portando con sé le migliori annate per affermarsi come uno dei vini più prestigiosi ed amati in Italia. Il suo nome richiama emozioni e struttura, poiché è dedicato a Casimiro detto “Miro”. Un soprannome che ha di prestigio già nel nome declinato nella sua forma più classica di derivazione dal latino ovvero “straordinario, prestigioso, meraviglioso, fuori dal comune”. Tutti aggettivi che rispecchiano perfettamente il nostro Mirum

vigneto uva monacesca
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